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Luce



LUCE

a cura di Valerio Dehò per Zerial Art Project


progetto espositivo inserito nell'evento Ex voto. Artisti per Rosalia

Palazzo Costantino di Napoli via Maqueda, 217 - Palermo inaugurazione mercoledì 13 luglio ore 18

dal 13 al 24 luglio 2022


Angela Brandys, Vittoria Colonna, Andrea Guastavino, Camilla Marinoni, Manuela Sedmach, Andrea Solaja, Chiara Tubia



Il progetto espositivo realizzato site specific per Palazzo Costantino di Napoli, vuole mostrare attraverso il lavoro di una selezione di artisti, concetti che riconducono ad un’idea di sincretismo culturale, equilibrio tra la forza della natura e l’intelligenza dell’uomo. La luce, come forma che non solo illumina gli oggetti e il paesaggio ma dà vita ad un vero e proprio paesaggio morale. Il mare come sorgente di vita, nutrimento e veicolo di comunicazione tra i popoli. Il dialogo tra culture e religioni. Questi tre temi saranno unificati dall’idea che la Luce sprigiona un’energia positiva che da secoli mette in comunicazione e in movimento culture che si affacciano. A questa forza va affiancata la bellezza, come propensione all’armonia, a trovare un senso ritmico non solo dell’esistenza, ma di riflesso dell’architettura e del paesaggio. La bellezza diventa poi il trait d’union con la religione, che in questo caso si allarga ad un concetto originario e diffuso, ad una tensione verso l’assoluto piuttosto che l’appalesarsi di una religione rivelata, la bellezza unifica micro e macrocosmo, dando concretezza ad una qualità del vivere e del sentire. Il Mediterraneo, il Mare Nostrum, non solo è la più antica culla della civiltà, ma ha saputo anche creare un linguaggio comune e un concetto di arte aperta all’incontro tra natura e cultura. L’idea di un’armonia universale, di un collegamento tra le genti e tra il vivere e il creare, ha queste origini antichissime. La misura, il ritmo, la concordia tra gli elementi sono alcune delle caratteristiche di una straordinaria coinè nata tra l’Europa, l’Africa e il Vicino Oriente, un baricentro di espressioni e di scambi. Il ritmo è tutto, nella danza, nell’arte e nella vita. Probabilmente sul concetto di euritmia si fonda lo strato di tradizioni e di culture che lega i paesi che si affacciano al bacino del Mediterraneo. Questo sta anche a significare che la lingua, complice da sempre del pensiero, si allea strettamente con la percezione. Naturalmente una civiltà nata attorno al sole e ai suoi estenuanti ritmi, non potrebbe mai togliersi da dosso un atteggiamento culturale legato strettamente alle stagioni, ai mesi, alla semina e alla raccolta. La stessa nascita dell’alfabeto, fatta risalire dalla tradizione mitologica greca a Cadmo, è legata alla semina: dai denti di drago disseminati sono nate le parole-guerriere. La conquista della luce nel Mediterraneo va di pari passo con la conquista dello spazio. La terra è materia, ma la luce la sa liberare. Per questo bisogna conoscere tutti i colori del bianco, che è la madre di tutti i colori. Tempo e spazio sono padroni di un Mediterraneo che è aperto a tutte le contaminazioni, che è anzi contaminazione allo stato puro, crossover originario. Ma è anche grande calma, temporalità dilatata, pazienza cioè qualità che si sono riflesse nell’ampia scansione delle opere d’arte, dei grandi cicli decorativi e dell’architettura. Ogni cosa ha un ordine e una disposizione che asseconda un ordine interiore, una sospensione metafisica fuori del tempo e dallo spazio. Il “demone meridiano” aleggia ancora sul bacino del Mediterraneo. Quello descritto e temuto dagli scrittori. Quello dello “Straniero” di Camus, per intenderci, oppure quello reso meravigliosamente nel libro omonimo di Roger Caillois. Il caldo e la luce possono esercitareun’azione devastante sulla psiche. Ci sono ore della giornata in cui tutto è possibile. Per i popoli mitteleuropei è la notte (almeno da Novalis in avanti) a diventare il luogo di mille crocicchi, lo spazio di comunicazione tra il mondo visibile e quello invisibile. Mentre per i popoli della coinè mediterranea è la luce che illumina, dà energia, abbaglia e rende tutto eterno. La luce unifica paesaggi che emanano calore, la luce ha una funzione fondamentale perché è misura della gioia e linfa per l’anima. Il Sud è un concetto mentale, la geografia diventa inutile quando siamo dentro il non-tempo dell’Arte. E tutto diventa allora un concentrato di energia, ma un’energia che ha bisogno soprattutto di manifestarsi simbolicamente, non certo di esplicarsi in modo feroce e subitaneo. Certe volte proprio la dimensione ridotta del quadro o della scultura accentua l’attesa. E’ molto Mediterraneo questo atteggiamento in cui tutto accade perché ne esiste una ragione. Trovarla certe volte è un problema, ma ci basta sapere che esiste da qualche parte o almeno che qualcuno l’ha veramente trovata. Ormai siamo talmente contaminati dalle mode internazionali che non riusciamo a riscoprire delle cose elementari. Basti pensare alla religiosità e a quell’assenza di tempo che essa racchiude. Quando parliamo di astrazione dal presente e di meditazione, ormai ci si confronta con altre religioni, magari orientali. Il concetto di Mediterraneo è quello dello scambio. Scambio simbolico fondato sul denaro, e scambio altrettanto simbolico fondato sulle culture. Questa è la purezza mediterranea, cioè l’opposto di qualsiasi isolamento e di qualsiasi rivendicazione gerarchica.

É questo il maggiore capolavoro che si possa rivendicare.




Luce

Angela Brandys, Vittoria Colonna, Andrea Guastavino, Camilla Marinoni, Manuela Sedmach, Andrea Solaja, Chiara Tubia


Palazzo Costantino via Maqueda, 217 - Palermo

dal 13 al 24 luglio 2022

Orari: dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 21. Il 13 luglio apertura fino a mezzanotte; il 14 luglio dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20,30

Coupon 3 euro sul sito www.leviedeitesori.com




Qui a seguire il comunicato stampa dell'evento Ex voto. Artisti per Rosalia con gli altri progetti:



Ex voto. Artisti per Rosalia

PALERMO | Palazzo Costantino Di Napoli

13 – 24 luglio Un omaggio alla città di Palermo e alla sua patrona con Le Vie dei Tesori.

Nei due palazzi ai Quattro Canti di proprietà di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona collettiva di 87 artisti e 12 percorsi curata da Andrea Guastella per raccontare l’impegno dell’arte come strumento di dialogo, rispetto e ecologia ma anche denuncia contro abbandono e incuria Inaugurazione: mercoledì 13 luglio alle 16 Orari: dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 21. Il 13 luglio apertura fino a mezzanotte; il 14 luglio dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20,30 Ingresso: via Maqueda 217 | Palermo Coupon 3 euro sul sito www.leviedeitesori.com

Un unico flusso d’arte che come un abbraccio entra nel palazzo diruto, supera l’antica Cavallerizza, sale lo scalone a doppia rampa che conserva l’imponenza di un tempo, e si srotola tra le sale sbreccate, le porte rimosse, le finestre senza più vetri, per fermarsi sotto il grande affresco del Velasco, potentemente sopravvissuto; e da lì, abbandona Palazzo Costantino e si insinua dentro l’attiguo Palazzo Di Napoli, uno dei quattro Canti del Teatro del Sole. L’abbraccio dell’arte che si mette sotto la protezione della Santuzza che proprio dal Cassaro passerà la sera del 14 luglio. L’arte può salvare il mondo dall’oblio? Forse no, ma può tentare di farlo. Nasce da qui la grande collettiva Ex voto. Artisti per Rosalia, organizzata nei giorni del Festino ritrovato dalla Fondazione Le Vie dei Tesori, e curata da Andrea Guastella, da un’idea di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, proprietario dei due palazzi. La collettiva si inaugura mercoledì 13 luglio alle 16 e durerà fino a domenica 24 luglio; nasce da una comune e libera visione di intenti di artisti, galleristi e curatori italiani: all'insegna della rinascita, ma anche della denuncia, contro abbandono, incuria, negligenza. E sempre e comunque della vitale – a tratti sognante – constatazione del presente. Dall’ingresso su via Maqueda di Palazzo Costantino, disegnato dal Marvuglia, a Palazzo Di Napoli, con gli stemmi aragonesi divenuti all’epoca dei Vespri simboli della Sicilia, gli 87 artisti riuniti in dodici progetti o collettivi, entrano in dialogo diretto con gli spazi, spesso gravemente degradati, li fanno propri, li attaccano o li accarezzano, li blandiscono o li rendono vivi: il loro è un messaggio di sostenibilità, viver comune, comunità, rispetto. Si mette in contatto con Palazzo Costantino Loci Interdicti, progetto che coinvolge 15 artisti, curato da Michele Citro che vede la nobile residenza come un maestoso gigante ormai stanco e incancrenito, senza più voglia di lottare; se Art Attack si affida ai supereroi che si arrampicheranno sui muri come sulla torre di Babele, Inside Out inviterà a rovesciare rapporti e dimensioni, interno ed esterno, come lenzuola sciorinate sulla corte del palazzo; Personae lo popolerà di maschere, tra umano e post- umano, dell’uomo di oggi; Beautiful Flash (Guglielmo Manenti) scenderà nel ventre di Palermo, alla scoperta delle creature minacciose e benigne dell'inconscio, tra allucinazioni grafiche e dimensioni surreali; Rosa Mundi creerà light box nella Cavallerizza, abitate da cavalli smarriti, per l’installazione Destinazione, l’infinito. E ancora, il progetto sociale Come Pappagalli Verdi nato dal docente e artista Fiormario Cilvini, curato da Marilena Morabito e ispirato al libro del fondatore di EmergencyGino Strada, Pappagalli Verdi: mine a forma di giocattolo che creano vittime innocenti tra i bambini. Calchi degli arti inferiori in resina, realizzati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, inviati ad artisti italiani che li hanno reinterpretati secondo il loro stile; il pensiero sostenibile di Teoria del sacrificio ecologico, la ricerca di Luce (a cura di Valerio Dehò) come fonte di energia positiva che sia anche dialogo tra le culture e i popoli. Giusy Emiliano firma Astratte Ri- generazioni e lo storytelling Giardino di transizione creato da Rossana Danile con le sculture a filo continuo di Bruno Melappioni, due progetti che puntano alla necessità di un cambio di rotta definitivo per proteggere il pianeta e conservare la bellezza che ci circonda. Chiude I luoghi dell’anima, a cura di Alessia Montani, Valentina Bruno, Roberto Grossi: un unico video per raccontare Farm Cultural Park, Fiumara d’Arte, Gibellina Museo Diffuso, Parco dell’Anima, Porta della Bellezza, Piazza Armerina Museo, Palazzo Oneto di Sperlinga, Fondazione Orestiadi, Fondazione Brodbeck. In anteprima il Passaporto del pellegrino disegnato da Domenico Pellegrino. Il percorso espositivo è molto composito e frastagliato, e sarà fruibile con le visite guidate delle Vie dei Tesori, secondo il format consolidato del Festival. Apertura ogni giorno dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 21. Mercoledì 13 luglio apertura fino a mezzanotte; giovedì 14 luglio ingressi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20,30. Coupon 3 euro sul sito www.leviedeitesori.com Si ringraziano: Aurea Phoenix Edizioni, Fondazione Donà dalle Rose, Paguro Edizioni, Zerial Art Project, Museo Marca Catanzaro, Fondazione Rocco Guglielmo, Accademia Belle Arti Catanzaro, Baucina Recycling Tyres Srl, Galleria Cris Contini Contemporary, Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, CSC Scuola Nazionale di Cinema sede Sicilia, Global Soil Partnership FAO, Eco Club Associazione Culturale presidente Nahid Bakloo e Roberto Locci Uff. Stampa Ex Voto. Artisti per Rosalia Vie dei Tesori | Simonetta Trovato | Cell. 333.5289457simonettatrovato@gmail.com | www.leviedeitesori.com I SINGOLI PROGETTI ** Loci Interdicti a cura di Michele Citro Annalisa Apicella, Lavinia Bilotti, Giuseppe Bonaccorso, Cinzio Cavallarin, Giuseppe Di Guida, Giovanni Franco, Arturo Ianniello, Li Kang, Silvia Ottobrini, Alessandro Papari, Nicola Pellegrino, Tina Sgrò, Fernando Spano, Mario Trapani, Quionghui Zou. "Loci Interdicti" è una visione scaturita da un approccio intimo e viscerale con lo spirito di palazzo Costantino, percepito dal curatore Michele Citro come un maestoso gigante dal glorioso passato, ora stanco, incancrenito e moribondo. Sono luoghi - fisici o metafisici, poco importa -proibiti, impediti e protetti; ma anche "proibitivi", che si auto-proibiscono, auto-impediscono, auto-celano. Quindici artisti sono chiamati a muoversi e a cristallizzarsi, a perdersi e a ritrovarsi, a dialogare ed a isolarsi, a nascondersi, a svelarsi e a svelare. Un'armonica poesia

corale dedicata ai grandi temi dell'arte, della vita e dalla morte che mira a stupire e generare commozione pura. Art Attack, Personae, Inside Out, Beautiful Flash e Destinazione Infinito a cura di Andrea Guastella ** Art Attack Momò Calascibetta, Collettivo Gas: Alex Caminiti, Gimakae Sadif; Alberto Criscione, Alida Pardo, Francesco Scialò. Una visione ironica del contemporaneo con i supereroi e i simboli luccicanti del presente che salgono, come su una torre di Babele, sino alle volte del Palazzo. Riusciranno ad espugnarle, o rimarranno per sempre ai piedi dell'Olimpo, tra le macerie della torre? ** Inside Out Salvatore Anelli, Giuliano Cardella, Arianna De Nicola, Carlo Alberto Floridi, Ghislayn Mayaud, Danilo Quintarelli Siamo rimasti per troppo tempo nascosti, rovesciati, freddi al tocco umano. Ma il dolore che non parla, direbbe Shakespeare, ha continuato a bisbigliare al cuore disperato ordinando di rompersi, di spezzarsi. Le opere in mostra -compresa una grande installazione Giuliano Cardella, lenzuola appese sulla corte interna di palazzo Costantino -sono un invito a rovesciare rapporti e dimensioni, interne ed esterne. ** Personae Salvo Agria, Romolo Angelini, Salvo Barone, Momò Calascibetta, Daniele Cascone, Luigi Citarrella, Alberto Criscione, Francesco Cuttitta, Alessia Forconi, Valentina Formisano, Franco Losvizzero, Fulvio Merolli, Giovanni Robustelli, Piero Roccasalvo Rub, Lola Montes Schnabel, Attilio Scimone, Anna Maria Terenghi. In un mondo di finzione, le personae, cioè le maschere, sono le uniche a non recitare un ruolo. La mostra è un ritratto "in figura" dell'uomo contemporaneo, tra umano e postumano. ** Beautiful Flash Guglielmo Manenti Ironico, dolcissimo, violento. Guglielmo Manenti discende nel ventre di Palermo, alla scoperta delle creature minacciose e benigne dell'inconscio: le stesse in cui possiamo imbatterci nei film di Ciprì e Maresco o nei murales del centro cittadino. Ne risulta un labirinto di luoghi, reali e immaginari dove è quasi impossibile orientarsi, una narrazione surreale ispirata alle visioni di Manenti. L'allucinazione, il viaggio, il sogno durano un paio di giornate, ma, nei rimandi alla grafica, gli eventi si distendono in una dimensione che non ha niente da spartire con il tempo: pittura e poesia. **Destinazione, l’infinito installazione di Rosa Mundi Il viaggio ricomincia, il viaggio non ha fine. Le sfere armillari e i light box di Rosa Mundi rispecchiano, in questa installazione site specific per la Cavallerizza di Palazzo Costantino, visioni ancestrali di cavalli: animali che, in epoca moderna, sono stati soppiantati nella loro missione di accompagnare l’uomo in terra da altri mezzi di trasporto, ma non hanno affatto smarrito, hanno anzi approfondito, il loro significato di compagni inseparabili nel suo percorso interiore – itinerarium mentis, avrebbe detto Agostino – alla scoperta dell’ignoto.

** Come Pappagalli Verdi Mostra di Marilena Morabito e Pasquale Lettieri, con la collaborazione di Floriana Spanò e Aurelio Nicolosi, da un’idea di Fiormario Cilvini Emanuela Lena, Jole Serreli, Giovanni Fava, JaraMarzulli, Gianluca Sità, Alberto Criscione, Giulio Telarico, Angela Pellicanò, Dario Agrimi, Roxana Esposit, Susanna Ristow, Dino Izzo, Laura Stancanelli, Caterina Arcuri, Giulio De Mitri, Gaawing Lee, Francesco Trunfio, Angelo Gallo, Fabrizio Trotta, Francesco Minuti, Diego Minuti, Luana Pasqualino, Claudio Grandinetti, Fiormario Cilvini. Come Pappagalli Verdi nasce da una idea del docente ed artista Fiormario Cilvini, curato da Marilena Morabito e ispirato al libro scritto dal fondatore di Emergency , Gino Strada: con Pappagalli Verdi si entra negli ospedali tra i bambini mutilati da mine che all’apparenza sembrano giocattoli (appunto pappagalli verdi). Un progetto che tenta di smuovere le coscienze sollevando un reale problema tristemente diffuso nei paesi in guerra, anche troppo vicini. Calchi di arti inferiori in resina, realizzati dagli studenti del corso di scultura e pittura dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, vengono inviati a vari artisti italiani che li reinterpretano secondo il loro stile. ** Teoria del sacrificio ecologico a cura di Dario La Mendola Francesco Fossati, Mario Margani, Antoanetta Marinov, Alfonso Rizzo Quando la crisi ambientale diverrà insostenibile, saremo costretti a inventare una soluzione per sopravvivere. Evitarla è impossibile. Contrastare chi non intende evitarla è un obbligo etico. [...] Dacché però come umanità non siamo in grado di sviluppare una cultura lungimirante, potremmo almeno adottare i comportamenti di alcuni esseri viventi i quali, comparsi molto prima di noi, sanno sicuramente come interagire con la Terra. ** Luce a cura di Valerio Dehò Manuela Sedmach, Andrea Solaja, Chiara Tubia, Camilla Marinoni, Andrea Guastavino, Vittoria Colonna, Angela Brandys Sincretismo culturale, equilibrio tra la forza della natura e l’intelligenza dell’uomo: sono i temi del progetto site specific Luce, come forma che non solo illumina gli oggetti e il paesaggio ma dà vita ad un vero e proprio paesaggio morale; il mare come sorgente di vita, nutrimento e veicolo di comunicazione tra i popoli; il dialogo tra culture e religioni. Questi tre temi saranno unificati dall’idea che la Luce sprigiona un’energia positiva che da secoli mette in comunicazione e in movimento culture che si affacciano. **Astratte Ri-generazioni e Giardino di transizione a cura di Giusy Emiliano: Astratte Ri-generazioni Salvatore Camilleri, Francesca Nesteri, Tiziano Locci, Francesca Lolli, Giacomo Failla, Giuseppe Palermo La mostra Astratte Ri-generazioni chiama al lavoro sei artisti attorno a temi importanti come la tutela delle risorse naturali, i cambiamenti climatici, la desertificazione, la carenza dell’acqua potabile, in uno spazio che sembra che si cammini sulle nostre macerie. Per conservare la bellezza che ci circonda, dobbiamo agire e subito, con la paura di un tempo breve nel quale possiamo e dobbiamo fare azioni, tempo che sembra invadere il quotidiano, ma i risultati che in questi anni possiamo vedere sono davvero pochi e non sufficienti. Giardino di transizione

storytelling con Bruno Melappioni, ideato da Rossana Danile Nel Giardino di transizione, le sculture a filo continuo (l’ape e il fiore) di Bruno Melappioni sono un invito ad agire verso il cambio di direzione. Siamo ancora in tempo a salvare la terra: bastano un fiore e un’ape, poche parole e molte azioni, e fino all’ultimo petalo c’è vita. “m’ama, non m’ama?” “m’ama!”. E fu ancora primavera. ** I luoghi dell’anima a cura di Alessia Montani, Valentina Bruno, Roberto Grossi I luoghi dell’arte in Sicilia (Farm Cultural Park, Fiumara d’Arte, Gibellina Museo Diffuso, Parco dell’Anima, Porta della Bellezza, Piazza Armerina Museo, Palazzo Oneto di Sperlinga, Fondazione Orestiadi, Fondazione Brodbeck) si raccontano attraverso un video dì presentazione del progetto “I luoghi dell’anima”. In anteprima il “Passaporto del pellegrino” disegnato da Domenico Pellegrino.


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