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Ars Memoriae



ARS MEMORIAE

progetto e curatela Zerial Art Project Ex-Monte dei pegni di Santa Rosalia, Palazzo Branciforte Largo Gae Aulenti 2, Palermo dal 25 settembre al 17 ottobre 2021 inaugurazione su invito sabato 25 settembre ore 11.30



Desideria Burgio, Federico Clapis, Andrea Guastavino, Camilla Marinoni, Leonardo Meoni, Chiara Tubia



In occasione della X edizione della Settimana delle Culture, l'arte contemporanea entra all'interno degli spazi museali di Palazzo Branciforte a Palermo, ristrutturato dall'Architetto Gae Aulenti con un magistrale intervento di recupero architettonico.

Il progetto, promosso da: Settimana delle Culture; Fondazione Sicilia; Sicily Art & Culture, curato da Zerial Art Project, presenta la mostra collettiva site-specific di Desideria Burgio, Camilla Marinoni, Chiara Tubia, Federico Clapis, Leonardo Meoni e Andrea Guastavino, Ars Memoriae, da sabato 25 settembre al 17 ottobre 2021 al Monte dei Pegni di Santa Rosalia di Palazzo Branciforte.

Il Monte dei Pegni di Santa Rosalia è un luogo che ancora oggi preserva la memoria di un tempo passato e carico di intensità emotiva. La suggestiva struttura lignea, che ospitava il banco dei pegni, è composta da scaffalature alte sino al soffitto, custode del sacrificio dei palermitani. La mostra, dal titolo Ars Memoriae, vuole raccontare la potenza dell'immaginazione e di come questa sia in grado di consolidare la memoria in una dimensione vivibile e visitabile. Ars Memoriae è un'opera in latino di Giordano Bruno, pubblicata a Parigi nel 1582. La dea della memoria, Mnemosine, è la madre delle nove divinità greche che presiedono alle arti. Per Bruno è lo strumento di conoscenza e di rappresentazione della realtà. Il luogo che rappresenta quell'unità da cui le idee sono emanate. La memoria è in generale la capacità di conservare traccia di informazioni relative a eventi, immagini, sensazioni degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte riconoscendole come stati di coscienza trascorsi. Il termine indica anche i contenuti stessi dell’esperienza in quanto sono rievocati, sia l’insieme dei meccanismi psicologici e neuro-fisiologici, che permettono di registrare e successivamente di richiamare informazioni.

L'idea che unisce i sei artisti, attraverso sei installazioni site-specific, articolate all'interno delle sale del Monte dei Pegni di Santa Rosalia, è la ricerca di una profondità nel proprio lavoro che agisce da motore di ricerca e da linguaggio tecnico.

Desideria Burgio, con l'installazione Oggi come ieri dichiara l'intrecciarsi del tempo e della nostra memoria come contenitore identitario, spesso deformato dal nostro passato. La memoria, quindi, diventa un deposito di tracce consapevoli, un nesso significativo che viene costruito fra presente e passato, la scelta di cosa portare con noi nel futuro. Camilla Marinoni riflette sul concetto di scambio, di sussistenza e di utilizzo di risorse naturali come fonte primaria e assoluta per garantire la sopravvivenza degli esseri umani. L'opera Misericors consiste in sette pani ricamati, legata alla relazione indissolubile tra denaro e cibo e tra cibo e vita. Il lavoro diventa memoria di quella che era la funzione del Monte dei Pegni e un'ammonizione nei confronti del consumismo della società. Chiara Tubia, presenta le installazioni My place is placeness, my trace is traceness, I dreamed I was a butterfly e Yab-yum: l'artista riflette sull’esplorazione di schemi e memorie sociali apparentemente strutturati nel tempo in rapporto alle infinite possibilità dell’Essere con l’Uno. Il suo lavoro si fonda su un percorso di ricerca interiore che dall’inconscio si propone di arrivare ad un livello più alto e conoscitivo del sè divenendo veicolo di un messaggio universale e profondo. Federico Clapis, con l'opera NFT Everlasting Memory riflette su come la memoria sia un nodo esistenziale: passato e futuro si incontrano accomunati da un senso di mancanza. La proiezione virtuale e la tecnologia, temi ricorrenti nei suoi lavori, diviene metafora contemporanea per indagare i nostri stati emotivi senza tempo. Leonardo Meoni presenta il video Wind builds up the stand. Proiettato su un grande pannello circolare, si osservano scene di un mosaico caotico di paesaggi naturali e urbani che narrano di sovrapposizioni e memorie. Il movimento circolare modifica e stratifica le esperienze passate dando continuamente un nuovo volto alle situazioni. La memoria opera nei lavori di Andrea Guastavino come un notes magico dove il susseguirsi di sovrapposizioni e cancellazioni registra l'esperienza dell'artista nel suo intimo navigare all'interno di un anonimo archivio fotografico di inizio secolo. Accompagna l'installazione l'intervento sono di Andrea Lovo. L'arte è lo strumento del ricordo, che solo attraverso la potenza creativa può essere celebrata: «La fantasia (non senza l'atto della facoltà cogitativa) potrà giungere a un tal genere di conversione che la cogitativa (non separata dall'atto della fantasia) renderà potentemente memorabili tutte le cose.» (Bruno 2008, parte II, XII, p. 150)

Ars Memoriae

Desideria Burgio, Federico Clapis, Andrea Guastavino, Camilla Marinoni, Leonardo Meoni, Chiara Tubia

Ex-Monte dei pegni di Santa Rosalia, Palazzo Branciforte Largo Gae Aulenti 2, Palermo

Dal 25 settembre al 17 ottobre 2021

Orari di apertura: lunedì - venerdì 16.00/20.00; sabato e domenica 10.00/18.00

BIGLIETTI € 7 (biglietto intero) € 5 (biglietto ridotto: gruppi di almeno 15 persone, maggiori di 65 anni, categorie convenzionate) La collezioni di archeologia (solo piano terra): € 3 (senza visita guidata) Ingresso gratuito per scuole e minori di 18 anni

Info e prenotazioni: info@palazzobranciforte.it

www.palazzobranciforte.it



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